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martedì 7 aprile 2020

"Migliaia e migliaia di persone hanno studiato le malattie. Quasi nessuno ha studiato la salute" Adelle Davis.World Health Day

Ciò che sembra scontato in realtà non lo è, l’emergenza mondiale per il coronavirus ci sta mettendo davanti la vera realtà, cioè l’importanza della salute del singolo per il bene di tutti.
Oggi, 7 aprile è il momento giusto per riflettere su questo fronte, in occasione della Giornata mondiale della salute (World Health Day).
Quest’ultima affonda le proprie radici nel 1948, con l’intenzione di sensibilizzare la popolazione mondiale sul tema in questione. Protagonista di tale iniziativa è l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) che, proprio nel 1948, ha organizzato la prima Assemblea mondiale della sanità (World Health Assembly). Ogni anno viene scelto per la giornata un tema specifico, che evidenzia un’area di particolare interesse per l’Oms, tutti noi speriamo che la tremenda esperienza Covid-19 metta da ora in poi al centro di “tutti i giorni” la saluti di tutti, pubblica e gratuita, nessuno escluso.
Un’attenta riflessione deve coinvolgere ognuno di noi per far sì di ringraziare, sempre, medici e infermieri che adesso mettono in pericolo la propria vita per la salute altrui e che sempre sono in trincea, spesso sottovalutati.
Oggi eroi, ma ieri come erano trattati? 
Di quanti casi di violenza contro i “camici bianchi” abbiamo sentito? 
Bene, questa è l’occasione giusta per ricrederci, perché la medicina non è solo lavoro ma soprattutto altruismo.
La politica deve tornare ad investire su di essa perché i tagli alla sanità hanno portato a risultati assolutamente deludenti, dimostrando essere scarsa l’utilità della sanità privata rispetto a quella pubblica. Non bisogna dimenticarsi della salute investendo sullo sport e sul nutrimento sano e biologico per la popolazione. Per questo anche la scuola gioca un ruolo fondamentale perché sarebbe opportuno educare i più piccoli ad una corretta alimentazione e più in generale alla cultura civica che spesso ai più grandi manca.
In un clima di oppressione e di negatività è emerso un aspetto positivo. Chi non si soffermava su determinati punti, adesso è in grado, per esempio, di apprezzare il valore della vita e l’importanza di un aiuto, prima dato per scontato.
In base a quanto sopra riportato, se da inizio anno l’obiettivo dell’OMS è la sensibilizzazione sulla salute e sulle figure strettamente correlate a essa, l’emergenza attuale, se osservata con atteggiamento ottimista, la si può considerare come colei che ha contribuito a costruire i presupposti per il raggiungimento del traguardo.
Giovanni Baglieri 5A

giovedì 2 aprile 2020

Quando la Didattica a distanza accorcia le distanze!

Oggi una lezione coinvolgente ed interessante con la nostra Scuola partner ungherese. Si tratta dell’Istituto Chimico ed Informatico “Petrik” di Budapest, con cui ci siamo confrontati sul tema del COVID 19. Nel corso della videoconferenza, abbiamo parlato di consumo responsabile, dell’aumento dei prezzi, delle restrizioni imposte dai governi italiano e ungherese e di come stiamo gestendo la quotidianità e la didattica. Ecco alcune delle domande che i ragazzi ungheresi ci hanno posto e le nostre risposte. 
1. Tell us about responsible consumption and its relation to coronavirus: have people started gathering and piling goods up then the virus broke out? Yes, some people have a irresponsible and selfish behavior, they fear they are short of food and so they go to supermarkets and gather and pile up goods
2.  Are you short of anything? what about the prices of goods? At the moment we are short of ethylic alcohol, flour, yeast, and even toilet paper. Prices are getting higher, above all fruit and vegetables
3.  How have you managed to deal with online education? Italian schools have been closed since 5th March but students have kept on studying with their teachers. We are using Google Apps: videoconferences via Meet and we are doing homework via  Classroom platform. 
4. What can you do stay healthy mentally? It’s hard. We are not used to stay at home all time. Our life has changed. We watch Tv, surf the Internet, play videogames, listen to music but we miss friends, hanging around with them and even School!
5. What does it mean to live in full quarantine? does it apply to Sicily too?  the Italian government has instituted a series of lockdowns and quarantines, in the most infected areas in the north and gradually also in Sicily. With over12,000 dead from the disease, Italy has become the new global  picenter of the COVID-19 pandemic. Living in quarantine means that you can’t go out or socialize, that all shops except supermarkets and chemists must stay closed, also parks are closed , travel from town to town or region to region is forbidden 
6. What advice would you give to us who are just a few weeks behind of you? Stay at home and follow the main rules of prevention!
Alla fine della videoconferenza Simone  Maucieri alla chitarra ha eseguito per i nostri amici ungheresi l’inno di Mameli,mentre sullo schermo appariva un arcobaleno che ci invita alla speranza e ad abbracciare quello che abbiamo, perchè nonostante tutto, la famiglia, la scuola, la lettura e la musica non sono state "cancellate" e continuano a dare un senso alla nostra vita #andràtuttobene!
Le classi 4AO 5AO 5BO