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mercoledì 5 dicembre 2018

I jeans a vita bassa delle quindicenni di Marco Lodoli

Un racconto di Marco Lodoli, professore in un istituto professionale alla periferia di Roma, descrive molto bene il modo di pensare e di essere dei tanti adolescenti di oggi. Al tempo stesso offre tanti spunti su cui riflettere. 
Alla fine della lezione, chiacchierando con gli alunni, il professore sente dire ad una sua alunna di volere acquistare un paio di mutande di Dolce e Gabbana da far occhieggiare bene in vista fuori dai pantaloni a vita bassa. Il professore interviene facendo notare che è triste ripetere le scelte di tutti,che i giovani dovrebbero cercare la loro strada distinguendosi dalla massa, realizzandosi attraverso il lavoro, gli studi e la famiglia, migliorando il mondo in cui vive. La ragazza con un ragionamento che lo stesso professore definisce brutale, risponde che solo in pochi possono permettersi di avere una personalità come ad esempio: cantanti, sportivi e attori, in quanto esistono veramente, possono fare quello che vogliono. Tutti gli altri non sono e non saranno niente e nessuno. Il professore si rende conto che non riuscirebbe mai a mutare il pensiero della ragazza perché è la fotografia di quello che sta accadendo nella mente dei tantissimi giovani che tendono ad invidiare ed emulare i personaggi famosi che non hanno doti particolari, ma che diventano famosi solo perché appaiono in televisione, poco importa ciò che hanno realizzato. 
I modelli di un tempo, invece, erano coloro che si erano distinti nella musica, nella politica, nello sport e nella letteratura. Il professore conclude il suo racconto affermando con amarezza di aver conosciuto ragazzi che tenevano nel portafogli la pagina del giornale con la foto di amici responsabili di un crimine, pensando che magari un giorno la televisione li avrebbe pure intervistati in carcere. 
Miriana Cappello 4^ A Odonto