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mercoledì 29 marzo 2017

BE SAFE ON THE INTERNET

In occasione del “Safer Internet Week”, noi ragazzi della 2A Odonto abbiamo aderito al Progetto eTwinning “Internet mind map”, in partenariato con scuole della Romania, Polonia, Lituania, Bosnia Erzegovina, Cipro, Turchia e Serbia.
Moltissimi, dunque, gli studenti partecipanti, di diverse fasce d’età. Tutti cresciuti tra smartphone e tablet, internet e computer tanto da non riuscire neanche ad immaginare un’era nella quale tali dispositivi non  esistevano. Conosciamo bene come funzionano, siamo sempre “connessi”, ma non comprendiamo fino in fondo le insidie che si possono nascondere nel Web, prima fra tutte il cyberbullismo.
Obiettivo del progetto è stato appunto quello di promuovere un uso più responsabile della tecnologia online, con lo slogan “BE THE CHANGE: UNITE FOR A BETTER INTERNET”.
Noi studenti abbiamo costruito delle “Mind Map” da cui abbiamo poi ricavato un unico “online code”, abbiamo imparato a fare word clouds con i programmi Tagul, Power Points, Movie Makers,QR Codes e scritto brevi testi sfruttando le nuove tecnologie che la piattaforma eTwinning mette a disposizione. 
Il progetto ha rappresentato per noi una sfida tutta europea per contrastare il fenomeno del cyberbullismo. 
Federico Veca 2A Odonto

martedì 28 marzo 2017

Storia di un progetto Il pallone nei miei sogni

Tutti da grandi vogliamo fare i calciatori o le veline.
La gente dice che i giovani vogliono fare i calciatori o le veline perché si guadagna molto facendo questi mestieri.
Io non sono d’accordo, perché io da piccolo e fino ad ora sogno di fare il calciatore.
Io pratico il calcio perché è uno sport che mi trasmette tantissime emozioni e mi fa stare bene.
Quando gioco provo una sensazione di libertà, scarico la tensione e mi diverto, sembrerà una cosa stupida ma è così.
Quando entro in un campo mi sento un altro, mi fa star bene calciare il pallone, correre e lottare in quel campo come se non ci fosse un domani.
La gente dice che noi giovani non abbiamo dei valori e che siamo irresponsabili, perché pensiamo solo al calcio o a sfilare in passerella. Per me non è così, perché io anche grazie al calcio sono cresciuto, non solo fisicamente, anche caratterialmente e mentalmente, perché nel campo ti devi prendere la responsabilità di quello che fai d'altronde
come nella vita.
Ma questo non accade solo nel calcio, si cresce anche con altri tipi di sport. Facendo sport fai anche amicizia. Io penso sempre che conoscere altre persone e far amicizia non fa male.
Non sono l’unico a provare queste emozioni dentro un campo. Quando ero piccolo per me giocare a calcio era un passatempo, invece per me ora è diventato fondamentalmente per la mia via.
Sono stato fortunato a frequentare questo sport fin da piccolo, perché mi ha fatto crescere moltissimo.
Io primo giocavo a Pachino e i ragazzi che praticano il calcio già li conoscevo. Per una serie di motivi quest’anno gioco ad Ispica  ed ho conosciuto molti ragazzi di altri paesi e mi trovo benissimo; questo significa che con qualunque sport fai amicizia e cresci socialmente.
Anche noi giovani abbiamo dei valori, nella nostra vita non c’è solo il calcio, ma c’è la famiglia, l’amicizia e l’amore, ma per me il calcio è anche un pezzo di vita e per questo non mollerò questo splendido sport. Nello sport c’è anche bisogno di sacrificio, quello che si fa anche nella vita.
Alcuni calciatori per esempio per me non hanno testa, e per me non sono esempi da seguire. Ci sono altri invece che ammiro perché nel campo si comportano bene, mai risse, mai falli brutti.
Altri calciatori hanno raccontato i sacrifici che hanno fatto.
Ci sono calciatori che sono esempi di vita e sono così nel campo come nella vita.
 Emanuele Quartarone 3B Odonto

sabato 25 marzo 2017

Amicizia

L’amicizia è un rapporto di fiducia, simpatia, affetto e scelta reciproca che si incontra  dovunque ma nessuna teoria può spiegarla. Tutti più o meno sappiamo cos’è l’amicizia. Dare una definizione vera e propria di questa parola però viene difficile. Ci sono tanti rapporti affettuosi. L’amicizia per me è come l’amore. È un modo diverso di amare una persona. L’amico non si sceglie. Arriva. Arriva ad un certo punto della vita e ti cambia completamente. A volte te la cambia in positivo altre volte in negativo. Ti fa crescere in entrambi i casi. Poi, piano piano inizi a fidarti sempre di più di una persona  e piano piano ti accorgi che stai condividendo la tua vita con lui/lei. A volte però l’amicizia diventa una gran fregatura come l’amore. C’è differenza tra amicizia vera e amicizia comune. Ormai con tutti i social si possono avere migliaia di amici. Ma l’amicizia vera è un’altra cosa.
Giulia Giurato 3B Odonto

Libertà

La libertà è la capacità della persona di agire o di non agire senza impedimenti esterni. Esistono molte libertà diverse: la libertà morale, religiosa, economica, ecc…Io preferisco analizzare la parola libertà  negli ambiti dell’ amore, dell’ amicizia e della famiglia. La libertà è essere indipendente e non seguire l’altro in qualunque cosa faccia, quindi, ragionare sempre con la propria testa e fare quello che ci sentiamo di fare noi. Noi dobbiamo essere liberi indipendentemente dall'altro. Rispettando sempre l’altro.
Chiara Adamo 3BO

venerdì 24 marzo 2017

Vita

La Vita con la lettera maiuscola, è  il dono più  prezioso che ci viene regalato e bisogna vivere ogni attimo in modo consapevole perché ogni attimo è  prezioso. Ma non sempre questo viene capito, anzi viene “dimenticato” da noi giovani. Nel momento in cui iniziamo a fare abuso di alcool, fumo e droghe e trascuriamo la salute, manchiamo di rispetto a questo valore così importante; così come quando adottiamo uno stile particolarmente dannoso, basti pensare agli sport estremi in cui, per provare l’ebrezza del pericolo, mettiamo a repentaglio la nostra vita. Questo significa disprezzarla.  Al contrario, ci sono persone che hanno dedicato e che dedicano la propria vita al prossimo, basti pensare ai volontari delle varie associazioni che ogni giorno offrono un aiuto morale e materiale a tutti coloro che si trovano in difficoltà.. Questo significa  amare la vita, la propria e quella altrui come se fosse un’ unica cosa.
Federica Buffa 4° Odonto

Amicizia

L’amicizia è  un legame che si crea tra due o più persone. Un sentimento tanto speciale, reso tale grazie all’armonia e alla capacità di rendere divertenti  determinate situazioni. Ma non bisogna farsi ingannare, perché molte volte, per quanto un amico possa sembrare sincero, può solo fingere per poi arrivare ad ottenere degli scopi ben precisi. E’ importante saper distinguere chi ti vuole veramente bene perché, per quanto possa sembrare difficile capirlo, i veri amici, quelli che ti vogliono veramente bene, ti chiedono come stai e ascoltano veramente la risposta. I veri amici ti capiscono anche senza parlare, ti fermano se sbagli e ti aiutano nelle situazioni difficili per poi gioire nei momenti belli. I veri amici ti abbracciano per dimostrarti il bene che provano. I veri amici ti aiutano a rialzarti mentre le altre persone nemmeno sapevano che eri caduto. I veri amici ti diranno sempre le cose in faccia per poi vantarsi di quanto sei speciale e ti difenderanno in qualsiasi situazione. I veri amici farebbero qualsiasi cosa senza pensarci due volte, perché sanno che faresti lo stesso per loro. Un vero amico per quanto possano essere belle le parole, il bene che ti vuole non te lo dice te lo dimostra.
Maria Pignatello 4° Odonto

Libertà

Libertà è un concetto che fa paura un po’ a tutti in questa società schiava della tecnologia, della moda e dei giudizi. La libertà è la forza di potere dire e fare ciò che si vuole, considerando solo il proprio volere. Una persona libera sarà sicuramente più felice di chi è schiavo di questa società che ci vuole tutti uguali, perché sarà felice di fare ciò che vuole. Un esempio di persone libere sono le persone famose perché nonostante le critiche hanno il coraggio di fare ciò che vogliono. Un esempio è la famosa popstar Lady Gaga che, nonostante sia sempre stata criticata per il suo abbigliamento, continua a vestirsi come piace a lei. Purtroppo non tutti hanno la possibilità  di essere liberi, molte donne, bambini, uomini, sono schiavi di persone che li costringono ad essere ciò che non vogliono, ad esempio le prostitute o i bambini che lavorano nelle fabbriche. Una persona nella vita deve essere libera di vivere e scegliere, perché siamo nati senza chiederlo, moriremo senza volerlo, ma almeno prendiamoci la libertà di vivere come vogliamo.
Maria Pignatello 4°Odonto

Amicizia

Avere nella nostra vita degli amici con i quali condividere i nostri momenti di felicità e tristezza è molto importante. Gli amici hanno un ruolo fondamentale nella nostra vita, però quello di cui si deve tener conto, in particolar modo è il saper distinguere un amico vero da una semplice persona che frequentiamo spesso. Il vero amico è quella persona nella quale riponi tutta la fiducia, sicuri che non ci tradirà mai; un amico è chi ti rimane vicino non per ciò che hai, ma per chi sei e che prova gioia nello stare con te. Avere un amica è come possedere un tesoro. Amicizia vuol dire anche fedeltà e onestà, in quanto l’essere fedeli e l’essere onesti in un rapporto di amicizia costituiscono degli elementi fondamentali. È così che è possibile instaurare un rapporto molto prezioso e duraturo nel tempo. Inoltre l’amico è quella persona che conosce tutti i nostri pregi, ma anche i nostri difetti e nonostante ciò non ci chiede di cambiare; è una persona alla quale sentiamo di poter confidare i nostri pensieri e i nostri segreti, senza timore di essere giudicati. Infatti il noto proverbio dice che: “Chi trova un amico, trova un tesoro”.
Valeria Cirmena 4°A Odonto

martedì 21 marzo 2017

La Casa delle farfalle: un angolo di paradiso

Dopo tre  edizioni della Casa delle farfalle, quest’anno gli organizzatori, con a capo Enzo Scarso, vogliono dare il meglio per una strabiliante edizione .
Quella della casa delle farfalle è una struttura unica perché ubicata all’interno dell’ex caserma dei carabinieri in pieno centro storico, unica perché si apprende dal vivo e non dai libri, con  le spiegazioni di entomologi e biologi, tra cui Federica Giarruzzi, che sono a disposizione dei visitatori per far osservare gli insetti tropicali, le varie specie di farfalle e la ricca vegetazione che comprende anche piante rare ed esotiche. Su questo il coordinatore Enzo Scarso ha puntato: portare nel barocco modicano qualcosa di unico ed emozionante. Da questa idea è nata la Casa delle farfalle, unica nel suo genere in tutta Italia perché allestita in un contesto urbano, un luogo in cui immergersi in un angolo di paradiso senza doversi allontanare dalla città patrimonio dell’ UNESCO che ospita anche preziosi monumenti barocchi, il famoso museo del cioccolato di Modica o ancora la casa Quasimodo. Quest’anno la casa delle farfalle è stata integrata con la casa delle api, la casa degli insetti, il giardino botanico e la casa degli aromi. La struttura è stata inaugurata giorno 4 marzo 2017 e sarà aperta, per tutti gli appassionati e amanti della natura, fino al 4 giugno, con possibilità di proroga.
Venire a visitare la Casa delle farfalle per rilassarsi, emozionarsi, suggestionarsi, entrare in contatto con la bellezza delle farfalle che di presenza incantano grandi e piccini, è ciò che consiglia Enzo Scarso coordinatore della struttura.       



Giovanni Baglieri 2B Odonto

lunedì 20 marzo 2017

Selfie

La parola dell'anno 2016 è stata sicuramente "selfie". Ma cos'è un selfie? Il selfie, termine derivato dalla lingua inglese, è un autoritratto attraverso uno smartphone e condiviso sui social network. Deriva dal pronome "self" ed è una delle parole più usate sui social. Risulta che ogni giorno vengono scattati 93000 selfie e che su snapchat vengono postate 400 milioni di selfie al giorno.
Ma perchè questo fenomeno è così in crescita? Perché  noi ragazzi sentiamo il bisogno continuo di scattarci delle foto nelle pose e nei modi più disparati? Forse perché abbiamo bisogno di affermare la nostra identità? O forse perché siamo dei “ Narcisi” innamorati della nostra bellezza?
Melania Giudice 3B0

Una semplice ricetta per godere la vita

Maria, 74 anni, ha frequentato solo la prima elementare, ma la sua ricetta per godere la vita ci induce a riflettere.
Cosa ricordi della guerra? Come si viveva? Cosa mangiavate?
Erano momenti brutti. Il cibo scarseggiava e l’unica cosa che ricordo è che non eravamo noi a scegliere. Non avevamo tutto ciò che abbiamo oggi. A quei tempi mangiavamo fagioli, uova fresche e pane di casa. La carne era un privilegio, quasi oro.
Come passavate il tempo?
Non avevamo molta scelta, a differenza dei giovani d’oggi. La maggior parte delle volte restavamo in casa ad aiutare la famiglia.
Cos’è importante nella vita?
Una delle cose più importanti è l’amore, l’amore verso i propri figli e verso il proprio marito.
Cosa consigli ai giovani di oggi?
Una cosa che potrei consigliare i giovani è di non drogarsi, perché la vita è preziosa. La vita è una sola. Non è un peccato bruciarla così? Salvaguardate la vostra salute, perché ragazzi, parliamoci chiaro, la propria salute vale più di qualsiasi altra cosa.
L’esperienza più bella e l’esperienza più brutta?
Una delle cose più belle che io abbia mai fatto, è stata quella di aver messo al mondo nove figli, mentre il dolore più straziante è stato perdere tre figli. Per concludere i momenti brutti da raccontare, sono stati quando rimasi vedova, esattamente 2 anni e 5 giorni fa. Ecco perché consiglio di non sprecare la vita, perché ne abbiamo una sola, ma se vivete bene, una è più che sufficiente.
                                                                                           Andrea Ripa 3B 0donto

domenica 19 marzo 2017

La tigre sotto la pelle

Zvi Kolitz (Lituania 1913- New York 2002) è stato scrittore, uomo politico e studioso religioso, conosciuto grazie al racconto “Yossl Rakover si rivolge a Dio” (spesso riprodotto in teatro).
La tigre sotto la pelle è un breve libro, formato da undici racconti (tra cui quello citato in precedenza) che tratta dell’Olocausto raccontato e vissuto dal punto di vista degli ebrei. Ciò che hanno in comune i brevi racconti è l’amore per Dio, in alcuni casi ritrovato dopo averlo perso a causa delle sofferenze provate. Commovente e straziante, è un libro che apre gli occhi e fa vedere il male, le sofferenze e la religione in modo diverso.
Il racconto che fa più riflettere è “Attenzione alla libertà”. E’ la storia di una ragazza di nome Judith che dopo essere stata prigioniera in un campo di concentramento, viene liberata dai soldati sovietici. Ma questi le chiedono come prezzo per la liberazione “il suo onore di donna”. In seguito riesce a fuggire e a rifugiarsi in un campo americano dove però si trovano i  tedeschi. Per lei questo è uno schiaffo morale, il prezzo per la libertà in questo caso è “il suo onore di ebrea”. In seguito, quando la nave con la quale sta raggiungendo la sua “terra”, viene abbordata dagli inglesi che insultano i viaggiatori ebrei e vogliono impedire loro di arrivare in Palestina, questa volta il prezzo chiesto per la liberazione è “il suo onore di essere umano”. Accusata di appartenere ad un’organizzazione militare illegale, Judith alla fine viene condannata all’ergastolo.

Laura Morana 3B Odonto

Intervista ad Adele Amore, assistente sociale

Nella nostra scuola opera da anni l’assistente sociale dott.ssa Adele Amore che periodicamente organizza degli incontri con studenti che chiedono di confrontarsi con lei. Per capire meglio questo lavoro l’abbiamo intervistata
Che cos’è un’assistente sociale?
L’assistente sociale è una figura professionale che da un punto di vista formativo ha attraversato dei cambiamenti. Infatti il titolo, che una volta si conseguiva nelle scuole private, adesso viene fuori da un percorso universitario specifico in Scienze Politiche.
Di cosa si occupa un’assistente sociale?
L’assistente sociale si occupa dell’aspetto sociale di tutte quelle che sono problematiche familiari e non, problematiche che comunque cambiano in base al settore lavorativo in cui l’assistente sociale è inserita e che comunque rimangono sempre legate al contesto abitativo e sociale in cui un soggetto è inserito.
Consiglierebbe ai giovani di intraprendere questo lavoro?
Lo consiglio a persone che abbiano consapevolezza delle situazioni che si andranno ad affrontare nei vari contesti sociali. Pensando soprattutto alla responsabilità professionale che questa figura deve avere oltre alla capacità di affrontare le varie situazioni con obiettività, senza farsi coinvolgere troppo da un punto di vista emotivo, nella gestione dei casi che va a trattare.
Quali sono gli aspetti positivi e negativi di essere un’assistente sociale?
L’aspetto positivo è quello di offrire la propria professionalità affinché situazioni di disagio (con la collaborazione dei soggetti utenti) possono essere incanalate verso il miglioramento.
L’aspetto negativo è il sentirsi a volte impotenti di fronte a situazioni che per colpa della burocrazia o degli iter burocratici rimangono in una situazione di stallo.
Quali sono i fondamenti del segreto professionale?
La professione dell’assistente sociale, anche per quanto riguarda il segreto professionale, si attiene al codice deontologico.
L’assistente sociale può svolgere libera professione?
Si, può svolgere libera professione, a patto che si abbia l’iscrizione all’ALBO professionale e che sia in possesso della partita IVA.
Ricorda una storia negativa di cui si è occupata come assistente sociale?
Una storia negativa riguarda un contesto familiare inadeguato a dei minori che per tanto tempo si è cercato di modificare attraverso soluzioni che includevano il coinvolgimento di altri servizi
( educativa domiciliare). Nonostante, i vari sforzi la situazione non è cambiata, per cui i vari operatori erano giunti alla conclusione che i minori per il loro benessere psico-fisico, dovevano essere allontanati dal nucleo familiare. Ma tale soluzione non ha trovato riscontro nella decisione del giudice del tribunale, per cui i minori continuano a vivere nello stesso contesto abitativo e familiare di prima.
Ricorda una storia positiva di cui si è occupata come assistente sociale?
Una storia positiva riguarda un’adozione. Due genitori chiedono di ricevere in adozione una coppia di fratellini. L’assistente sociale inizia ad effettuare colloqui con i genitori per valutare le loro motivazioni, le loro capacità genitoriali, i loro desideri e la loro idoneità. Ovviamente con l’intervento dello psicologo si cerca di valutare tutti questi aspetti sopra elencati per la buona riuscita del lungo percorso di adozione. Dopo vari incontri, di conoscenza e familiarizzazione con la coppia di fratellini durata circa 2 anni, finalmente i bambini vivono in un contesto abitativo, familiare e sociale migliore. 
Adelaide Giamblanco 5B Odonto        
Giosuè Sfragaro 5B Odonto        
                                            
                                          



A lezione di vita con il sociologo Bauman

Zygmunt Bauman, filosofo e sociologo polacco, scomparso il 9 gennaio, ci ha lasciato molti insegnamenti. Innanzitutto ci ricorda di amare di più, di ascoltare chi amiamo, di amare la persona che abbiamo al nostro fianco, di dedicare un po' del nostro tempo alla persona a cui teniamo, di aiutarla nei suoi momenti difficili e di andare incontro ai suoi bisogni e desideri più che ai nostri. L'amore, infatti, non è regalare un cuore di peluche con scritto 'TI AMO', l'amore è esserci, l'amore ti deve far sentire protetta, l'amore è far capire a quella persona che la ami veramente. L'amore non si potrà mai comprare in un negozio dove possiamo comprare di tutto, ma non l'amore. L'amore si deve creare, fabbricare tra due persone ed esserci ventiquattro ore al giorno e sette giorni alla settimana.
Inoltre Bauman sostiene che ci siamo dimenticati di una parola semplice: la “felicità”. Egli dice che non è assolutamente vero che la felicità significhi una vita senza problemi, in quanto la vita felice viene dal superamento dei problemi, dal risolvere le difficoltà. La felicità è la sfida dell'umanità presente, per la sua dignità futura. Per essere felici bisogna essere sereni e spensierati perché le difficoltà che si incontrano giorno dopo giorno sono tante. Bisogna accettare i pregi e i difetti della persona che si ha accanto. Per essere felici è importante “arrabbiarsi di meno e sorridere di più” ed è quello che dovremmo ricordarci più spesso. A volte la parola felicità viene descritta come contentezza, soddisfazione, tranquillità, gioia, piacere, divertimento, ma Bauman ci ricorda che la vita è come un'opera d'arte, che per viverla dobbiamo affrontare delle sfide difficili, così dobbiamo scegliere obiettivi che siano ben oltre la nostra portata. Dobbiamo tentare l'impossibile e uscirne felici. 
Miriana Cappello 2A Odonto

Sorridere

#Sorridere😊

La parola che abbiamo scelto è: SORRIDERE perché un sorriso rallegra le nostre giornate, ci aiuta a trasformare  i momenti pesanti in momenti di  leggerezza, intorno a noi si crea un’atmosfera libera piena di emozioni e creatività.
Un sorriso ci fa intuire quello che ci serve ogni volta che ci sentiamo persi, come quando c’è un vuoto dentro di noi. L’importante è che si provi a sorridere anche quando ci sembra tutto inutile. Un giorno senza sorriso è un giorno perso.
Miriana Cappello 2 AO 
Adelaide Giamblanco 5 BO

sabato 18 marzo 2017

Intervista a Daniela Giunta Il mio lavoro di psicologa

la psicologa Daniela Giunta
Perché hai scelto il lavoro di psicologa e di sessuologa?
Ho studiato psicologia all'Università di Palermo, laureandomi nel 2006. L'interesse verso la psicologia è nato durante l'ultimo anno delle scuole superiori e con lo studio di Luigi Pirandello. Non mi sono mai pentita degli studi intrapresi, che ho completato con la specializzazione in psicoterapia. Durante lo svolgimento del tirocinio per abilitarmi nell'esercizio della professione di psicologo ho effettuato incontri di educazione sessuale insieme alla psicologa che era mia tutor. Da lì è iniziata la curiosità verso la sessuologia che ho approfondito con un master a Roma. Considero la sessualità un aspetto molto importante nella vita di ogni persona e nella vita di relazione.
L'intervistatrice Grazia Vendemmia
Perché hai organizzato degli incontri con gli studenti sul tema della sessualità?
Il mio intento nel fare questi incontri con voi ragazzi è quello di sfatare alcuni "miti" sulla sessualità, di fornire delle conoscenze e dare delle risposte a domande e dubbi che durante la fase di crescita si hanno. Lo scopo è quello di aiutare i ragazzi a sviluppare una coscienza critica. Al primo posto metto il benessere fisico e psicologico dei ragazzi che possono scegliere responsabilmente comprendendo che ogni decisione presa comporta inevitabilmente delle conseguenze. Ai ragazzi e alle ragazze che vivono un qualsiasi disagio dico che i problemi finché rimangono nella vostra testa ed hanno la dimensione di pensieri non faranno altro che crescere e invadere la vostra quotidianità senza riuscire a darvi una risposta. Poter tradurre in parole tali pensieri/problemi permette di dar loro concretezza, di avere una dimensione reale su cui poter agire. Una psicologa è una persona competente, che può aiutare a comprendere cosa sta accadendo nella vita di quella persona che vive un disagio, a dare un perché sta provando quell'emozione, quei sentimenti, o al contrario l'assenza di emozioni.  Lo psicologo non mette nulla di suo nella vita dell’altro, sarebbe un plagio, ma ascolta il soggetto e lo aiuta a trovare il suo percorso con le competenze che ha e aiutandolo a vedere le cose da un'altra prospettiva.
Grazia Vendemmia 3^A Odonto

Paure

Circondati da ombre di uomini 
Incatenati alle proprie paure.
Non guardano, non pensano
ma le loro fauci sbranano.
Animati da istinti primordiali,
nutriti dagli incubi deformi 
di un artista senza arte né vita.

Andreina Noto 2° A Odonto 

venerdì 17 marzo 2017

Amore

#Amore

Per me amore è un segno di gioia. 
Esistono molte forme di amore:  per la propria ragazza, per lo sport, per la natura, per gli animali, per la vita, per la tecnologia, per lo studio, per la famiglia. 
Per me amare significa: rispetto, serietà, allegria, ironia, prendersi cura dell’altro. 
Amare significa mettere da parte il proprio egoismo nel rispetto dell’altro. 
 Marco Susino 3B Odonto

giovedì 16 marzo 2017

Una riflessione tra isolamento e connessione Cellulare: tra uso e abuso

Nei nostri giorni in cui il mondo è cambiato, l’uomo è cambiato e ovviamente hanno fatto un passo avanti anche le tecnologie che hanno sia aspetti negativi che positivi.
L’uomo ad esempio ormai quasi non riesce più a pensare preferendo il ricercare, proprio perché con lo sviluppo sempre più globale di internet e dei social ogni singola informazione o risoluzione di un dubbio c’è già. Quindi le nuove tecnologie sono talmente dentro la vita dell’uomo che ormai non si ci fa nemmeno caso. Da una parte queste tecnologie sembra abbiano migliorato la vita dell’uomo per la velocità con cui si viene a conoscenza delle informazioni; dall’altra portano a una mancanza di comunicazione tra gli individui. Viviamo in un mondo quasi completamente digitale. Come ha scritto Maurizio Ferraris nel recente libro “Dove sei? Ontologia del telefonino”, ormai da molti anni è scomparsa la frase “Pronto, casa Heidegger, posso parlare con Martin?”. Infatti da molto tempo con le nuove tecnologie il messaggio o la chiamata arriva direttamente alla persona interessata, in qualunque parte essa si trovi: al supermercato, in farmacia, in ufficio. Noi ormai siamo abituati a una risposta e quando la persona che noi chiamiamo non risponde ci preoccupiamo, iniziamo a pensare tante cose, mentre magari in quel momento quella persona semplicemente non può rispondere. Ma la frase più preoccupante e brutta è “la persona chiamata non è al momento disponibile.” Altre volte capita che ci troviamo in un posto e scopriamo che il cellulare non prende, allora da lì proviamo un senso di isolamento e iniziamo a cercare la linea affannosamente. Tutto ciò porta a sentirci soli, ma fino a tanti anni fa era sempre così, sempre senza campo e tutto ciò non accadeva. Concludendo, io condivido tutto quello che ha scritto Maurizio Ferraris nel suo libro, perché noi siamo ossessionati da questi cellulari ed è come se senza cellulari non ci sentissimo vivi, ci sentiamo soli, ma secondo me lo siamo veramente!
È in dubbio che questi cellulari hanno cambiato la nostra vita, l’hanno cambiata in peggio. Come dice Daniele Marini nell’articolo pubblicato di recente su “La stampa” “Con smartphone e social è amore”, la nostra vita è una società altamente “permeabile” perché l’uso degli strumenti di comunicazione è diventato ormai un abuso. Infatti è sufficiente osservare i modi di fare quotidiani per rendersi conto di quanto sia difficile separare i momenti e gli ambiti della vita. Insomma tra essi c’è un po’ di confusione. Ad esempio, qualsiasi lavoro si fa ci sono sempre degli orari, ma ormai non ci si fa più caso; infatti se una persona lavora in ufficio e finisce alle 13:00 spesso viene disturbata dal datore di lavoro, dai clienti anche in orari non opportuni, tipo durante l’ora di pranzo o di cena. Inoltre i cellulari vengono utilizzati anche quando si è a tavola con ospiti o in famiglia. Altre volte, anzi, sempre, si utilizza il cellulare anche alla guida non mettendo il vivavoce. Altre volte si ricevono chiamate in luoghi non opportuni, tipo sul treno o in metropolitana. Insomma altre volte si arriva alla maleducazione e a disturbare una persona ecc. Per concludere si può dire che il lavoro è ormai confuso con la famiglia, insomma non si trova più un po’ di privacy. Secondo me, l’uso del cellulare può essere utile, anche per delle ricerche, ma bisogna tutti quanti difenderci dall’ “abuso” di sua maestà il cellulare, nostro o degli altri.
Giulia Azzarelli 3B Odonto

L'appello Non cambiate le persone

Vorrei cambiare molte cose nel mondo. La prima è l’omofobia che, secondo me, è una malattia. Persone che uccidono, picchiano, aggrediscono verbalmente altri esseri umani solo perché sono omosessuali. È questa la civiltà di oggi? Persone dello stesso sesso che non possono nemmeno baciarsi per paura di essere criticati, uccisi o aggrediti verbalmente? Dov’è finita la libertà? Credo che piano piano stiamo andando indietro nel tempo dove gli omosessuali devono aver paura di essere e di dire che sono tali. Perché gli omosessuali non possono avere gli stessi diritti degli eterosessuali? Perché non possiamo comportarci come siamo veramente, ovvero da omosessuali, e gli eterosessuali possono farlo? Perché non possiamo sposarci in chiesa? Sono domande che mi faccio da moltissimo tempo senza ricevere nessuna risposta. Questa differenza tra eterosessuali ed omosessuali non la sopporto. È una cosa insensata, senza alcuna base logica. Nel nostro corpo scorre lo stesso sangue, abbiamo tutti due braccia, due gambe, due occhi, una bocca. Siamo tutti UGUALI. È una cosa bruttissima non poter uscire di casa per paura di essere picchiato solo perché si hanno orientamenti sessuali diversi dagli altri. Alcune persone si creano un blocco mentale e non si accettano per quello che sono solo perché esistono persone omofobe. Io sono omosessuale e sono fiero di esserlo, anche se prima era molto dura accettarmi. Sto scrivendo questo articolo per cambiare un po’ le cose e per dare un consiglio a persone come me che prima avevano paura. Il consiglio è di accettarvi prima voi stessi perché sennò non potete essere accettati  dagli altri. E fregatevene della gente che giudica perché lo farà sempre. Se sbagliate, se fate una cosa giusta, se fate del bene, del male, la gente giudica sempre quindi non abbiate paura di mostrarvi per quello che siete.
Giovanni Scollo 3B Odonto

martedì 14 marzo 2017

Ridere

#Ridere😊

Ridere significa prendere alla leggera “i problemi “ che la vita ci sottopone. Il sorriso offre alla vita qualcosa di vivace e colorato.
Secondo me un mondo senza ridere non sarebbe mondo; a volte basta anche una battuta su di noi per non rendere la vita pesante. Per me ridere significa trasmettere a chi mi sta attorno il mio stato d’animo, per vivere la vita senza angosce e musi lunghi. Quindi SORRIDI SEMPRE!
Federico Veca  2AO

lunedì 13 marzo 2017

Amore

#Amore

Ho scelto la parola amore perché secondo me la vita senza amore sarebbe una vita vuota, buia, triste. Non intendo amore solo come fidanzati, sposati ma qualsiasi forma di amore, ovvero, amore per Dio, amore per la famiglia, amore per gli amici, per il ragazzo o la ragazza, tra marito e moglie, tra un uomo e un animale ecc… L’amore completa tutto, quando c’è amore c’è felicità, gioia, voglia di fare. Con l’amore si riesce a vivere la vita in ogni minimo attimo, si riesce ad essere più umili, più comprensivi. L’amore è una cosa imparagonabile e inspiegabile. È una cosa immensa. Questa parola mi rappresenta perché vivo la vita ogni giorno solo ed esclusivamente con amore, per amore. C’è amore quando ricevo un regalo, quando faccio un regalo, in un abbraccio, con gli amici, con la persona che amo, con i miei parenti e famiglia ecc… L’amore è una cosa unica che va vissuto sempre. L’amore è uguale per tutti senza distinzioni di sesso, razza e religione.
LOVE IS EQUAL
Giovanni Scollo 3B Odonto

domenica 12 marzo 2017

Rispetto

#Rispetto

Rispetto è una parola che deriva dal latino.
Rispetto per me significa tante cose: rispetto per le persone, rispetto delle regole ecc…
Immaginate un mondo senza rispetto?
Il rispetto per me è alla base perché se non ci fosse il rispetto sarebbe un mondo incivile.
Portare il rispetto agli altri significa arginare il nostro egoismo e il nostro orgoglio.
Il rispetto secondo me si deve portare soprattutto a se stessi.
Ci sono giovani che si bruciano la vita per stupidate, o si ubriacano, o si drogano. Questo perché?
Perché non hanno rispetto della propria vita e non capiscono che la vita è un dono inestimabile che va rispettato.
Emanuele Quartarone 3B Odonto

venerdì 10 marzo 2017

Si alla tecnologia, no all'abuso

Il mondo in cui viviamo oggi è circondato da nuove tecnologie in via di sviluppo e sempre più in evoluzione. La tecnologia ha trasformato il mondo della comunicazione.
La tecnologia può essere anche uno strumento utile se utilizzato con intelligenza e per fare cose utili per la vita: ad esempio per quanto riguarda il lavoro si ci può aggiornare anche via internet. Molti giovani utilizzano internet e il cellulare in modo spropositato, oppure collegati al computer stando a chattare o navigare in internet per ore e ore. Occupando la maggior parte del tempo sui social non ci accorgiamo che a volte commettiamo degli atti illegali, non giusti. La società oggi è veramente schiavizzata. Come riportato da Maurizio Ferrarsi nel libro “Dove sei? antologia  del telefonino” prima nell'epoca passata non esistevano telefonini quindi per contattare una persona esistevano i telefonini fissi. Per poter parlare con la persona desiderata si chiamava sul fisso e non era detto che rispondesse quest’ultima. Invece di oggi con il cellulare si contatta direttamente la persona con cui si vuol parlare e, se questa non risponde e non si riesce a contattarla, risulta veramente ansiogeno.. Ferrarsi dice anche che nel momento in cui si va in un posto e non c’è campo ci si sente soli. Condividendo le idee di Maurizio Ferrarsi si può dedurre che ormai con il cellulare si chiama in qualsiasi momento e in qualsiasi ora. Non si rispetta più nemmeno il momento del pranzo o della cena, si risponde senza rendersene conto come se fosse normale. Quindi innanzitutto manca l’educazione. Nell'epoca passata c’era il rispetto e determinate ore per chiamare e si chiamava al momento giusto.
Daniele Marini nell’articolo “Con smartphone e social è amore” dice che la nostra società è altamente “permeabile”, i nuovi strumenti non seguono dei confini netti. L’uso del cellulare anche quando si è a tavola con ospiti ad esempio. Quando si è in altri posti, sul treno o in metropolitana si conversa ad alta voce tranquillamente. Mentre si è in macchina, alla guida si mandano messaggi o si fanno delle chiamate. Ormai non c’è differenza fra la vita familiare e quella lavorativa. Anche durante le ferie o weekend si possono ricevere e-mail . L’ambito lavorativo ormai si confonde con la vita privata con i social network. Dice bene Daniele Marini che i cellulari oggi sono degli strumenti che hanno cancellato i confini, cioè ormai nella società in cui viviamo anche quando siamo a casa può arrivare una telefonata di lavoro o un e-mail. Quindi non ci sono più come una volta dei confini netti in cui si finisce il lavoro e comincia la vita privata. L’uso eccessivo del cellulare è diventata quasi una cosa normale. Con il cellulare si può chiamare da qualunque posto e parlando ad alta voce tutti sapranno della conversazione. Si è connessi senza rendersene conto ventiquattro ore navigando su tutti i social come facebook, instagram. Magari in questi siti pubblicano scemenze e non vengono utilizzati nel giusto modo. Per comunicare non ci sono più i messaggi normali come qualche anno fa, ma ormai con la nuova app chiamata whatsapp si comunica in tutto il mondo. Si stanno perdendo i rapporti umani perchè non c’è più un dialogo, ma si chatta solamente attraverso uno schermo a volte con persone che non si conoscono. Si passano molte ore seduti, invece di sfruttare questo tempo svolgendo attività diverse o praticando sport, perché ormai con i social la maggior parte delle persone hanno una vita sedentaria. La tecnologia può essere una risorsa in più per noi, ma dovremmo sfruttarla al giusto modo. Anche ai bambini fin da piccoli si dovrebbe insegnare ad utilizzare diversi apparecchi nel giusto modo, educandoli.
Melania Giudice 3B Odonto

Uguaglianza

Uguaglianza è una parola che ci accomuna tutti, siamo tutti esseri umani senza distinzione di sesso, di cultura, tradizioni, religione e di colore; l’uguaglianza sta nel rispetto reciproco, nella libertà di professare la propria religione. L’uguaglianza sta nel vedere nell'altro se stesso.
Andrea Scatà  2A Odonto

Blu

La mia vita è come il colore blu perché rappresenta momenti brutti e belli. Brutti ovvero paragonabili ai momenti tempestosi della nostra vita quando muore una persona a te cara  o anche per semplici cose banali. Ma rappresenta anche il cielo di notte che è tranquillo e rappresenta i momenti belli della tua vita. Ma un altro colore che rappresenta la mia vita è il rosso, perché è un colore caldo che mi rende felice, ti fa pensare all’amore, alla famiglia e a tutto ciò che rende felice. 
Alex Dipietro 2A Odonto

giovedì 9 marzo 2017

Felicità

Ho scelto questa parola perché secondo me è l’unica cosa che manca al mondo.
Abbiamo tutto, ci manca solo un po’ di felicità. Abbiamo l’amore più bello del mondo…abbiamo l’amore di una mamma, chi più chi meno. Abbiamo cibo, cellulari, vestiti e tante altre cose. Insomma basta solo essere più felici. Sicuramente non potremmo essere felici tutti i giorni, perché la vita non è come nei film, qui i cattivi vincono e i bravi sono i vinti. Insomma gente siate felice, perché è una delle cose più preziose di questo mondo. Non tutti lo sono chi, per buoni motivi, chi per cavolate. La felicità racchiude tanti altri sentimenti, come aiutare il prossimo per essere felici per prima noi e poi loro, ma ciò non dipende dai beni materiali ma da ciò che abbiamo dentro il cuore. Purtroppo nella vita riceviamo diverse delusioni che magari ci buttano giù ma deve esserci sempre una speranza in più per farci rialzare più forti di prima e capire quanto sia importante essere felici sia dentro che fuori e trasmettere questo anche a chi ci sta accanto. Dunque possiamo concludere dicendo che la felicità dovrebbe essere un diritto di tutti. Perché pure un bambino nato in Siria meriterebbe di assaggiare anche per una sola volta la felicità. Siate felici gente, perché esserlo è un dono che non tutti hanno.
Andrea Ripa 3B Odonto
                                                                                                    

Amicizia

L’amicizia è un’emozione fantastica  perché è la base del nostro rapporto con gli amici, i fratelli, i genitori, i parenti.
Ci sono gli amici che ci sono sempre, ci sono le amiche con cui poteva nascere qualcosa ma che, usando parole “moderne”, ti hanno messo nella friendzone cioè ti vedono solo come un amico, oppure ci sono amici  che dicono “Ci sarò sempre se hai bisogno” ma alla fine sono solo pezzo di m.... . Per me un amico deve starti accanto secondo una frase che dice un cantante “fratelli di scelta ma non di sangue”. Un amico aiuta i propri amici soprattutto quando  sono in difficoltà o hanno problemi in famiglia. Li può aiutare con un abbraccio, con un sorriso. Una professoressa una volta mi disse: “Perché sei sempre felice?”. E io: “Anche se abbiamo problemi tutti in famiglia e anche per altre cose l’importante è sorridere e crederci fino all’ultimo minuto perché nulla è perduto”. E lei: “Accidenti che ragazzo coraggioso che, pur di non far vedere i problemi che ha, fa notare solo che lui è felice con questo sorriso”.
E io risposi: “Certo prof, con un sorriso portiamo avanti il nostro percorso di vita e ricordo ai miei amici che nulla è perduto e bisogna crederci fino all’ultimo minuto”.
Claudio Iaci 3B Odonto