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domenica 19 marzo 2017

A lezione di vita con il sociologo Bauman

Zygmunt Bauman, filosofo e sociologo polacco, scomparso il 9 gennaio, ci ha lasciato molti insegnamenti. Innanzitutto ci ricorda di amare di più, di ascoltare chi amiamo, di amare la persona che abbiamo al nostro fianco, di dedicare un po' del nostro tempo alla persona a cui teniamo, di aiutarla nei suoi momenti difficili e di andare incontro ai suoi bisogni e desideri più che ai nostri. L'amore, infatti, non è regalare un cuore di peluche con scritto 'TI AMO', l'amore è esserci, l'amore ti deve far sentire protetta, l'amore è far capire a quella persona che la ami veramente. L'amore non si potrà mai comprare in un negozio dove possiamo comprare di tutto, ma non l'amore. L'amore si deve creare, fabbricare tra due persone ed esserci ventiquattro ore al giorno e sette giorni alla settimana.
Inoltre Bauman sostiene che ci siamo dimenticati di una parola semplice: la “felicità”. Egli dice che non è assolutamente vero che la felicità significhi una vita senza problemi, in quanto la vita felice viene dal superamento dei problemi, dal risolvere le difficoltà. La felicità è la sfida dell'umanità presente, per la sua dignità futura. Per essere felici bisogna essere sereni e spensierati perché le difficoltà che si incontrano giorno dopo giorno sono tante. Bisogna accettare i pregi e i difetti della persona che si ha accanto. Per essere felici è importante “arrabbiarsi di meno e sorridere di più” ed è quello che dovremmo ricordarci più spesso. A volte la parola felicità viene descritta come contentezza, soddisfazione, tranquillità, gioia, piacere, divertimento, ma Bauman ci ricorda che la vita è come un'opera d'arte, che per viverla dobbiamo affrontare delle sfide difficili, così dobbiamo scegliere obiettivi che siano ben oltre la nostra portata. Dobbiamo tentare l'impossibile e uscirne felici. 
Miriana Cappello 2A Odonto