Zygmunt Bauman,
filosofo e sociologo polacco, scomparso il 9 gennaio, ci ha lasciato molti
insegnamenti. Innanzitutto ci ricorda di amare di più, di ascoltare chi amiamo,
di amare la persona che abbiamo al nostro fianco, di dedicare un po' del nostro
tempo alla persona a cui teniamo, di aiutarla nei suoi momenti difficili e di
andare incontro ai suoi bisogni e desideri più che ai nostri. L'amore, infatti,
non è regalare un cuore di peluche con scritto 'TI AMO', l'amore è esserci,
l'amore ti deve far sentire protetta, l'amore è far capire a quella persona che
la ami veramente. L'amore non si potrà mai comprare in un negozio dove possiamo
comprare di tutto, ma non l'amore. L'amore si deve creare, fabbricare tra due
persone ed esserci ventiquattro ore al giorno e sette giorni alla settimana.
Inoltre
Bauman sostiene che ci siamo dimenticati di una parola semplice: la “felicità”.
Egli dice che non è assolutamente vero che la felicità significhi una vita
senza problemi, in quanto la vita felice viene dal superamento dei problemi,
dal risolvere le difficoltà. La felicità è la sfida dell'umanità presente, per
la sua dignità futura. Per essere felici bisogna essere sereni e spensierati
perché le difficoltà che si incontrano giorno dopo giorno sono tante. Bisogna
accettare i pregi e i difetti della persona che si ha accanto. Per essere
felici è importante “arrabbiarsi di meno e sorridere di più” ed è quello che
dovremmo ricordarci più spesso. A volte la parola felicità viene descritta come
contentezza, soddisfazione, tranquillità, gioia, piacere, divertimento, ma
Bauman ci ricorda che la vita è come un'opera d'arte, che per viverla dobbiamo
affrontare delle sfide difficili, così dobbiamo scegliere obiettivi che siano ben
oltre la nostra portata. Dobbiamo tentare l'impossibile e uscirne felici.
Miriana Cappello 2A Odonto