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martedì 17 novembre 2020

17 Novembre Giornata internazionale degli studenti


Rivendicare il diritto allo studio e il diritto degli studenti a esprimersi: è questo il senso della Giornata internazionale degli studenti che si celebra ogni 17 novembre dal 1941. In questo anno scolastico, in un periodo in cui la pandemia tiene lontani dalla scuola alunni e professori, tale evento si carica di un significato ancora più profondo. Ma, anche se da dietro uno schermo, i docenti dell’indirizzo Odontotecnico, la “scuola del sorriso”, augurano ai loro studenti di tornare presto a scuola, in sicurezza, perché nessuno rimanga indietro. Come diceva Gianni Rodari “ È  bello andare a scuola, ritrovarsi tra amici, lavorare insieme, studiare. Non per la pagella ma per diventare uomini”

domenica 21 giugno 2020

Lettera di un "maturando" giornalista in erba

Cari Amici,
l'Esame di Stato è per me l'ultimo impegno scolastico a conclusione di questo ciclo di studi durato cinque anni.
Ora, pensare al mio percorso di apprendimento e realizzare di essere giunto ad un punto di arrivo, non può che originare ampie riflessioni.
L'esperienza di giornalista per il giornale online della scuola è stato per me un impegno importante e altamente formativo.
Tante sono state le occasioni di confronto, coinvolgimento e stimolo che mi hanno permesso di arrivare al termine con tanta emozione.
A proposito di emozioni, ricordo come se fosse ieri, quando tre anni fa, in qualità di rappresentante del nostro Istituto e della Redazione del nostro blog mi sono recato a Chianciano Terme, assieme alle Professoresse Varano e Di Giorgio per ricevere il prestigioso Premio nazionale "Giornalista per un giorno - Targa d'argento del Presidente della Repubblica", come migliore giornalino online d'Italia.
Ci tengo a ringraziare i professori coinvolti in quest'attività per il grande interesse trasmesso a noi ragazzi, capace di renderci orgogliosi di ciò che abbiamo realizzato.
Un ringraziamento speciale va anche ai miei "colleghi giornalisti" a dimostrazione del fatto che l'impegno di ognuno costituisce il grande risultato di tutti.
A conclusione di questa lettera, voglio indirizzare un messaggio di coinvolgimento alle nuove classi di questo Istituto, invitandoli a scrivere per il nostro blog, continuando a trasmettere ai lettori i principi caratterizzanti del "filo conduttore" che ha condotto tutti noi ad una visione critica dell'attualità, riuscendo ad analizzare ogni avvenimento, come dimostrano gli innumerevoli articoli scritti fino ad oggi.
Con grande orgoglio e stima.
Giovanni Baglieri 5°A Odonto 
ex Rappresentante dell’Istituto "G.Curcio"

martedì 7 aprile 2020

"Migliaia e migliaia di persone hanno studiato le malattie. Quasi nessuno ha studiato la salute" Adelle Davis.World Health Day

Ciò che sembra scontato in realtà non lo è, l’emergenza mondiale per il coronavirus ci sta mettendo davanti la vera realtà, cioè l’importanza della salute del singolo per il bene di tutti.
Oggi, 7 aprile è il momento giusto per riflettere su questo fronte, in occasione della Giornata mondiale della salute (World Health Day).
Quest’ultima affonda le proprie radici nel 1948, con l’intenzione di sensibilizzare la popolazione mondiale sul tema in questione. Protagonista di tale iniziativa è l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) che, proprio nel 1948, ha organizzato la prima Assemblea mondiale della sanità (World Health Assembly). Ogni anno viene scelto per la giornata un tema specifico, che evidenzia un’area di particolare interesse per l’Oms, tutti noi speriamo che la tremenda esperienza Covid-19 metta da ora in poi al centro di “tutti i giorni” la saluti di tutti, pubblica e gratuita, nessuno escluso.
Un’attenta riflessione deve coinvolgere ognuno di noi per far sì di ringraziare, sempre, medici e infermieri che adesso mettono in pericolo la propria vita per la salute altrui e che sempre sono in trincea, spesso sottovalutati.
Oggi eroi, ma ieri come erano trattati? 
Di quanti casi di violenza contro i “camici bianchi” abbiamo sentito? 
Bene, questa è l’occasione giusta per ricrederci, perché la medicina non è solo lavoro ma soprattutto altruismo.
La politica deve tornare ad investire su di essa perché i tagli alla sanità hanno portato a risultati assolutamente deludenti, dimostrando essere scarsa l’utilità della sanità privata rispetto a quella pubblica. Non bisogna dimenticarsi della salute investendo sullo sport e sul nutrimento sano e biologico per la popolazione. Per questo anche la scuola gioca un ruolo fondamentale perché sarebbe opportuno educare i più piccoli ad una corretta alimentazione e più in generale alla cultura civica che spesso ai più grandi manca.
In un clima di oppressione e di negatività è emerso un aspetto positivo. Chi non si soffermava su determinati punti, adesso è in grado, per esempio, di apprezzare il valore della vita e l’importanza di un aiuto, prima dato per scontato.
In base a quanto sopra riportato, se da inizio anno l’obiettivo dell’OMS è la sensibilizzazione sulla salute e sulle figure strettamente correlate a essa, l’emergenza attuale, se osservata con atteggiamento ottimista, la si può considerare come colei che ha contribuito a costruire i presupposti per il raggiungimento del traguardo.
Giovanni Baglieri 5A

giovedì 2 aprile 2020

Quando la Didattica a distanza accorcia le distanze!

Oggi una lezione coinvolgente ed interessante con la nostra Scuola partner ungherese. Si tratta dell’Istituto Chimico ed Informatico “Petrik” di Budapest, con cui ci siamo confrontati sul tema del COVID 19. Nel corso della videoconferenza, abbiamo parlato di consumo responsabile, dell’aumento dei prezzi, delle restrizioni imposte dai governi italiano e ungherese e di come stiamo gestendo la quotidianità e la didattica. Ecco alcune delle domande che i ragazzi ungheresi ci hanno posto e le nostre risposte. 
1. Tell us about responsible consumption and its relation to coronavirus: have people started gathering and piling goods up then the virus broke out? Yes, some people have a irresponsible and selfish behavior, they fear they are short of food and so they go to supermarkets and gather and pile up goods
2.  Are you short of anything? what about the prices of goods? At the moment we are short of ethylic alcohol, flour, yeast, and even toilet paper. Prices are getting higher, above all fruit and vegetables
3.  How have you managed to deal with online education? Italian schools have been closed since 5th March but students have kept on studying with their teachers. We are using Google Apps: videoconferences via Meet and we are doing homework via  Classroom platform. 
4. What can you do stay healthy mentally? It’s hard. We are not used to stay at home all time. Our life has changed. We watch Tv, surf the Internet, play videogames, listen to music but we miss friends, hanging around with them and even School!
5. What does it mean to live in full quarantine? does it apply to Sicily too?  the Italian government has instituted a series of lockdowns and quarantines, in the most infected areas in the north and gradually also in Sicily. With over12,000 dead from the disease, Italy has become the new global  picenter of the COVID-19 pandemic. Living in quarantine means that you can’t go out or socialize, that all shops except supermarkets and chemists must stay closed, also parks are closed , travel from town to town or region to region is forbidden 
6. What advice would you give to us who are just a few weeks behind of you? Stay at home and follow the main rules of prevention!
Alla fine della videoconferenza Simone  Maucieri alla chitarra ha eseguito per i nostri amici ungheresi l’inno di Mameli,mentre sullo schermo appariva un arcobaleno che ci invita alla speranza e ad abbracciare quello che abbiamo, perchè nonostante tutto, la famiglia, la scuola, la lettura e la musica non sono state "cancellate" e continuano a dare un senso alla nostra vita #andràtuttobene!
Le classi 4AO 5AO 5BO

giovedì 26 marzo 2020

Noi oggi nella "selva oscura"

Oggi 25 Marzo 2020 è il Dantedì, la prima Giornata nazionale dedicata a celebrare il poeta Dante ai tempi del coronavirus. 
Come Dante lungo il “cammin” della sua vita si ritrova in una selva oscura, incontrando  vari ostacoli da affrontare come la lonza che rappresenta la lussuria, il leone che rappresenta la superbia e la lupa che rappresenta l'avarizia, anche noi, lungo il “cammin” della nostra vita, troviamo vari ostacoli, ma oggi l'ostacolo più grande che in questo momento intere popolazioni siamo costretti ad affrontare è il Covid-19. 
Il Covid 19 o più comunemente coronavirus, le cui origini sono ignote, è una pandemia che si diffonde da persona a persona molto facilmente. La prima nazione che ha affrontato questo virus è stata la Cina, ma, poichè era un virus ancora sconosciuto, non si è riuscito a controllarlo e per questo si è diffuso in tutto il resto della Terra.Purtroppo una delle più colpite è l'Italia che ha preso misure restrittive per rallentare i contagi. 
La stessa paura e angoscia che provava Dante lungo il suo viaggio per gli ostacoli sconosciuti che lo aspettavano, le proviamo noi tutti i giorni affrontando questo virus, senza sapere ciò che ci aspetterà. Queste emozioni purtroppo sono più contagiose del virus perchè di fronte a questi ostacoli ci si deve muovere con cautela, mentre esse il più delle volte ci annebbiano la vista e non ce lo permettono. Per combattere la paura e l'angoscia si è creato uno spirito di fratellanza e quindi si ci conforta tra di noi cercando di rimanere ottimisti. 
In Italia per sostenere il Sistema Sanitario molti personaggi famosi hanno avviato donazioni per gli ospedali che hanno bisogno di nuove attrezzature, i social cercano di sdrammatizzare la situazione e si ha anche un buon sostegno da parte degli altri Stati. 
Grazie alle nuove tecnologie è più semplice rimanere a casa. Tuttavia, rimanendo sempre in contatto con il mondo esterno, si cerca di non bloccare l'economia svolgendo alcune professioni anche da casa. 
Come Dante trova la sua guida in Virgilio che lo aiuta ad affrontare tutti gli ostacoli che gli si presentano, anche noi abbiamo le nostre guide che sono gli infermieri e i medici che ogni giorno mettono a disposizione le loro capacità e rischiano la  vita per salvarci. 
Dante conclude la Divina Commedia con il canto XXXIII del Paradiso e il suo ultimo verso è " l'amor che move il sole e l'altre stelle". In questo verso Dante racchiude il significato dell'intera opera, di Dio, dell'universo, del fatto che l'amore è il meccanismo del mondo e di tutta la vita. Pensando a questo verso e a ciò che sta accadendo oggi, mi vien da dire che solo con l'amore per se stessi e per gli altri, seguendo le regole e sostenendoci l'uno con l'altro, riusciremo ad uscire fuori da questa “selva oscura”.
Francesca Rizza 5^ A Odonto

mercoledì 25 marzo 2020

Il Dantedì ai tempi del Coronavirus

Oggi è il primo Dantedí, la Giornata Nazionale dedicata al nostro sommo poeta Dante Alighieri, simbolo della cultura, della lingua e dell’unità italiana.
È stato scelto il 25 marzo perché secondo i dantisti è il giorno in cui ha inizio il viaggio ultraterreno intrapreso dal poeta, descritto nella Divina commedia.
Per celebrarlo la nostra prof. ci ha  invitato a leggere il primo canto dell’Inferno per riflettere sul significato del viaggio compiuto da Dante, un viaggio che comprende una discesa e una risalita. Anche ciò che stiamo vivendo oggi è una sorta di viaggio, anche se compiuto tra le mura di casa, un viaggio che ci sta portando a riflettere su tante cose e che cambierà profondamente tanti di noi. E così, in questi giorni di severa quarantena, ci ritroviamo nel pensiero e nelle parole di Dante. Questa quarantena "aspra e forte", come la selva, la stiamo “attraversando” tutti e sarà una preziosa lezione di vita. È quasi come il Purgatorio di Dante, ne avremo ancora per un po', ma quando tutto questo sarà finito arriveremo a cogliere la verità e il vero senso della vita.Comprenderemo l'importanza della gentilezza,dei rapporti autentici che avevamo perso, impareremo ad apprezzare anche una semplice passeggiata in paese, ammirando bellezze a cui non avevamo mai fatto caso.
Perché sì, questa pandemia sta avendo anche conseguenze positive. La natura si sta riprendendo i suoi spazi, l’acqua dei canali di Venezia è tornata ad essere limpida, lo smog è nettamente diminuito e il popolo ha di nuovo  fiducia nei leader politici, ritrovando quella unità nazionale che si era persa.
La fine di questa quarantena immaginiamola vicina e nel frattempo dedichiamo tempo alle nostre passioni che avevamo trascurato per la vita frenetica che la società ci impone e chissá... anche alla lettura di qualche altro canto di Dante, il più grande poeta italiano.

Nicola Lupo e Giovanni Baglieri

sabato 7 marzo 2020

Le cose si apprezzano quando non si hannoScuola, quanto mi manchi!

Chi l'avrebbe mai detto che due settimane di "vacanze forzate" a causa del Covid-19 (Coronavirus) sarebbero bastate per farmi dire: "Mi manca la scuola!
Sì, è proprio così. Si sente un vuoto incredibile in queste giornate, si sente la mancanza di quelle regole che a volte ci rifiutiamo di rispettare.
Certo non ce ne stiamo con le mani in mano e stiamo attuando tutti i metodi possibili per poter continuare a studiare ed andare avanti con l'attività scolastica. Dai registri elettronici, alle piattaforme online, ai gruppi WhatsApp, mai, come in questo momento, nella scuola, si è fatto così tanto ricorso  alle risorse digitali che, fortunatamente, nel 2020 sono ormai la quotidianità.
Ma tutto questo non basta! Manca la Scuola con la S maiuscola, fatta di professori e alunni, di lezioni e verifiche, di parole e sorrisi, di sogni e idee, di baldoria e silenzi, di contatti visivi, abbracci e strette di mano. Ed è per tutto questo che oggi ci manca la scuola.
La scuola, il motore di un Paese civile, l'ente chiave per impartire cultura ed educazione ad ogni figlio di una nazione che si rispetti.
Sono giorni difficili questi, ma è sempre dai momenti bui che parte la voglia di ripresa e tutti
insieme possiamo farcela. Ma adesso è importante prima di tutto rispettarci l'un l'altro con piccoli gesti di prevenzione, seguendo i consigli del Ministero della Salute, perchè così facendo ne beneficia la salute di tutti.
Giovanni Baglieri 5° A Odonto

venerdì 21 febbraio 2020

La cannabis una pianta dalle mille risorse

Tante opinioni, a volte contrastanti, circolano tra i ragazzi riguardo alla cannabis e proprio per cercare di fare chiarezza abbiamo ritenuto opportuno invitare in occasione della nostra assemblea di istituto degli operatori che conoscono bene l’argomento e che potrebbero chiarirci le idee in merito. Sono intervenuti il dott. Guglielmo Puzzo, assistente sociale specialista coordinatore e supervisore della Comunità “Si può fare” e del Centro “Corrado Paradiso”  di Noto; il prof. Paolo Guarnaccia dell’Università di Catania del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente; Rossana Caruso responsabile Ufficio Stampa e Media Relations Canapar.
Il primo ad intervenire è stato il dott. Puzzo che ha catturato subito l’attenzione, raccontando la sua esperienza personale. Da ragazzo sognava di fare la rivoluzione ed era favorevole all’uso delle cosiddette droghe leggere, ma poi, in seguito alla morte del suo migliore amico per una overdose di eroina, ha cambiato idea. Da quel momento ha deciso di dedicarsi ad aiutare i tossicodipendenti ad uscire dal tunnel della droga. Pur affermando che non vi è nessuna correlazione scientifica tra l’uso di cannabis e quello  di droghe pesanti, Puzzo ha sottolineato che in base alle sue ricerche all’interno della comunità, ha appurato che la maggior parte dei giovani accolti ha iniziato a fumare erba prima di passare a fare uso di sostanze più pericolose. Quindi egli è giunto alla conclusione che non si può fare distinzione tra droghe leggere e pesanti perché a suo avviso sono tutte pericolose. Ha invitato pertanto tutti noi ad evitare di fare uso di tali sostanze per stare bene, ma piuttosto di ricorrere all’aiuto dei nostri amici per trovare conforto nei momenti difficili.
Successivamente è intervenuto il prof. Guarnaccia che da qualche anno segue da vicino il settore della coltivazione della canapa ed è il responsabile scientifico del progetto di ricerca che il Di3A porta avanti grazie a una convenzione con Canapar che a Ragusa ha inaugurato i lavori per la realizzazione di un impianto di trasformazione. Il professore ha parlato della cannabis e dei suoi derivati che possono essere utili sia in campo agricolo che in quello alimentare. In particolare ha sottolineato l’importanza delle radici che riescono a bonificare il terreno sottostante. Tra i derivati vi è la farina che consente di produrre un tipo di pasta diversa dalle tradizionali, in quanto molto più proteica. Con la corteccia dello stelo si possono realizzare corde in quanto le fibre sono tra le più resistenti in natura. Inoltre si può produrre il pallet e realizzare lettiere con una grande capacità di assorbire i liquidi e ridurre a zero i attivi odori. Lettiere di questo tipo sono utilizzate in Inghilterra nelle stalle di costosissimi cavalli reali. Si possono inoltre creare prodotti cosmetici come ad esempio creme e shampoo. In poche parole il professore Guarnaccia ci ha resi partecipi dell’iniziativa di cui è a capo, Canapar Corp, un’impresa realizzata grazie ai fondi degli imprenditori canadesi che hanno voluto iniziare questo percorso nella nostra fertile e soleggiata Sicilia ottima per qualsiasi tipo di coltivazione.
Kevin Petralito 4°A Odonto