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mercoledì 25 marzo 2020

Il Dantedì ai tempi del Coronavirus

Oggi è il primo Dantedí, la Giornata Nazionale dedicata al nostro sommo poeta Dante Alighieri, simbolo della cultura, della lingua e dell’unità italiana.
È stato scelto il 25 marzo perché secondo i dantisti è il giorno in cui ha inizio il viaggio ultraterreno intrapreso dal poeta, descritto nella Divina commedia.
Per celebrarlo la nostra prof. ci ha  invitato a leggere il primo canto dell’Inferno per riflettere sul significato del viaggio compiuto da Dante, un viaggio che comprende una discesa e una risalita. Anche ciò che stiamo vivendo oggi è una sorta di viaggio, anche se compiuto tra le mura di casa, un viaggio che ci sta portando a riflettere su tante cose e che cambierà profondamente tanti di noi. E così, in questi giorni di severa quarantena, ci ritroviamo nel pensiero e nelle parole di Dante. Questa quarantena "aspra e forte", come la selva, la stiamo “attraversando” tutti e sarà una preziosa lezione di vita. È quasi come il Purgatorio di Dante, ne avremo ancora per un po', ma quando tutto questo sarà finito arriveremo a cogliere la verità e il vero senso della vita.Comprenderemo l'importanza della gentilezza,dei rapporti autentici che avevamo perso, impareremo ad apprezzare anche una semplice passeggiata in paese, ammirando bellezze a cui non avevamo mai fatto caso.
Perché sì, questa pandemia sta avendo anche conseguenze positive. La natura si sta riprendendo i suoi spazi, l’acqua dei canali di Venezia è tornata ad essere limpida, lo smog è nettamente diminuito e il popolo ha di nuovo  fiducia nei leader politici, ritrovando quella unità nazionale che si era persa.
La fine di questa quarantena immaginiamola vicina e nel frattempo dedichiamo tempo alle nostre passioni che avevamo trascurato per la vita frenetica che la società ci impone e chissá... anche alla lettura di qualche altro canto di Dante, il più grande poeta italiano.

Nicola Lupo e Giovanni Baglieri