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giovedì 26 marzo 2020

Noi oggi nella "selva oscura"

Oggi 25 Marzo 2020 è il Dantedì, la prima Giornata nazionale dedicata a celebrare il poeta Dante ai tempi del coronavirus. 
Come Dante lungo il “cammin” della sua vita si ritrova in una selva oscura, incontrando  vari ostacoli da affrontare come la lonza che rappresenta la lussuria, il leone che rappresenta la superbia e la lupa che rappresenta l'avarizia, anche noi, lungo il “cammin” della nostra vita, troviamo vari ostacoli, ma oggi l'ostacolo più grande che in questo momento intere popolazioni siamo costretti ad affrontare è il Covid-19. 
Il Covid 19 o più comunemente coronavirus, le cui origini sono ignote, è una pandemia che si diffonde da persona a persona molto facilmente. La prima nazione che ha affrontato questo virus è stata la Cina, ma, poichè era un virus ancora sconosciuto, non si è riuscito a controllarlo e per questo si è diffuso in tutto il resto della Terra.Purtroppo una delle più colpite è l'Italia che ha preso misure restrittive per rallentare i contagi. 
La stessa paura e angoscia che provava Dante lungo il suo viaggio per gli ostacoli sconosciuti che lo aspettavano, le proviamo noi tutti i giorni affrontando questo virus, senza sapere ciò che ci aspetterà. Queste emozioni purtroppo sono più contagiose del virus perchè di fronte a questi ostacoli ci si deve muovere con cautela, mentre esse il più delle volte ci annebbiano la vista e non ce lo permettono. Per combattere la paura e l'angoscia si è creato uno spirito di fratellanza e quindi si ci conforta tra di noi cercando di rimanere ottimisti. 
In Italia per sostenere il Sistema Sanitario molti personaggi famosi hanno avviato donazioni per gli ospedali che hanno bisogno di nuove attrezzature, i social cercano di sdrammatizzare la situazione e si ha anche un buon sostegno da parte degli altri Stati. 
Grazie alle nuove tecnologie è più semplice rimanere a casa. Tuttavia, rimanendo sempre in contatto con il mondo esterno, si cerca di non bloccare l'economia svolgendo alcune professioni anche da casa. 
Come Dante trova la sua guida in Virgilio che lo aiuta ad affrontare tutti gli ostacoli che gli si presentano, anche noi abbiamo le nostre guide che sono gli infermieri e i medici che ogni giorno mettono a disposizione le loro capacità e rischiano la  vita per salvarci. 
Dante conclude la Divina Commedia con il canto XXXIII del Paradiso e il suo ultimo verso è " l'amor che move il sole e l'altre stelle". In questo verso Dante racchiude il significato dell'intera opera, di Dio, dell'universo, del fatto che l'amore è il meccanismo del mondo e di tutta la vita. Pensando a questo verso e a ciò che sta accadendo oggi, mi vien da dire che solo con l'amore per se stessi e per gli altri, seguendo le regole e sostenendoci l'uno con l'altro, riusciremo ad uscire fuori da questa “selva oscura”.
Francesca Rizza 5^ A Odonto