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domenica 19 marzo 2017

La tigre sotto la pelle

Zvi Kolitz (Lituania 1913- New York 2002) è stato scrittore, uomo politico e studioso religioso, conosciuto grazie al racconto “Yossl Rakover si rivolge a Dio” (spesso riprodotto in teatro).
La tigre sotto la pelle è un breve libro, formato da undici racconti (tra cui quello citato in precedenza) che tratta dell’Olocausto raccontato e vissuto dal punto di vista degli ebrei. Ciò che hanno in comune i brevi racconti è l’amore per Dio, in alcuni casi ritrovato dopo averlo perso a causa delle sofferenze provate. Commovente e straziante, è un libro che apre gli occhi e fa vedere il male, le sofferenze e la religione in modo diverso.
Il racconto che fa più riflettere è “Attenzione alla libertà”. E’ la storia di una ragazza di nome Judith che dopo essere stata prigioniera in un campo di concentramento, viene liberata dai soldati sovietici. Ma questi le chiedono come prezzo per la liberazione “il suo onore di donna”. In seguito riesce a fuggire e a rifugiarsi in un campo americano dove però si trovano i  tedeschi. Per lei questo è uno schiaffo morale, il prezzo per la libertà in questo caso è “il suo onore di ebrea”. In seguito, quando la nave con la quale sta raggiungendo la sua “terra”, viene abbordata dagli inglesi che insultano i viaggiatori ebrei e vogliono impedire loro di arrivare in Palestina, questa volta il prezzo chiesto per la liberazione è “il suo onore di essere umano”. Accusata di appartenere ad un’organizzazione militare illegale, Judith alla fine viene condannata all’ergastolo.

Laura Morana 3B Odonto