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sabato 18 marzo 2017

Intervista a Daniela Giunta Il mio lavoro di psicologa

la psicologa Daniela Giunta
Perché hai scelto il lavoro di psicologa e di sessuologa?
Ho studiato psicologia all'Università di Palermo, laureandomi nel 2006. L'interesse verso la psicologia è nato durante l'ultimo anno delle scuole superiori e con lo studio di Luigi Pirandello. Non mi sono mai pentita degli studi intrapresi, che ho completato con la specializzazione in psicoterapia. Durante lo svolgimento del tirocinio per abilitarmi nell'esercizio della professione di psicologo ho effettuato incontri di educazione sessuale insieme alla psicologa che era mia tutor. Da lì è iniziata la curiosità verso la sessuologia che ho approfondito con un master a Roma. Considero la sessualità un aspetto molto importante nella vita di ogni persona e nella vita di relazione.
L'intervistatrice Grazia Vendemmia
Perché hai organizzato degli incontri con gli studenti sul tema della sessualità?
Il mio intento nel fare questi incontri con voi ragazzi è quello di sfatare alcuni "miti" sulla sessualità, di fornire delle conoscenze e dare delle risposte a domande e dubbi che durante la fase di crescita si hanno. Lo scopo è quello di aiutare i ragazzi a sviluppare una coscienza critica. Al primo posto metto il benessere fisico e psicologico dei ragazzi che possono scegliere responsabilmente comprendendo che ogni decisione presa comporta inevitabilmente delle conseguenze. Ai ragazzi e alle ragazze che vivono un qualsiasi disagio dico che i problemi finché rimangono nella vostra testa ed hanno la dimensione di pensieri non faranno altro che crescere e invadere la vostra quotidianità senza riuscire a darvi una risposta. Poter tradurre in parole tali pensieri/problemi permette di dar loro concretezza, di avere una dimensione reale su cui poter agire. Una psicologa è una persona competente, che può aiutare a comprendere cosa sta accadendo nella vita di quella persona che vive un disagio, a dare un perché sta provando quell'emozione, quei sentimenti, o al contrario l'assenza di emozioni.  Lo psicologo non mette nulla di suo nella vita dell’altro, sarebbe un plagio, ma ascolta il soggetto e lo aiuta a trovare il suo percorso con le competenze che ha e aiutandolo a vedere le cose da un'altra prospettiva.
Grazia Vendemmia 3^A Odonto