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mercoledì 23 maggio 2018

Il 22 maggio 1978 viene approvata la legge 194La legge sull’aborto compie 40 anni


Dopo anni di battaglie da parte di tante donne e di molti partiti politici, il 22 maggio di 40 anni fa, in Italia veniva approvata la legge 194 che legalizzava l’aborto volontario. Infatti prima di allora l’interruzione volontaria di gravidanza (IVG) era considerata un reato e molte donne, spesso minorenni, ricorrevano all’aborto clandestino, mettendo a rischio la loro vita. Questa legge consente alle donne di ricorrere alla interruzione volontaria di gravidanza in una struttura ospedaliera nei primi novanta giorni di gestazione; invece tra il quarto e il quinto mese è possibile ricorrervi solo per motivi di natura terapeutica, quando la gravidanza e il parto comportano un grave pericolo per la vita della donna o quando sono presenti processi patologici che costituiscono un grave pericolo per la salute della donna. Due anni dopo, nel 1981, fu indetto un referendum popolare per cancellare tale legge, ma vinse il NO e la legge 194 rimase in vigore. 
Dopo 40 anni qual è la situazione in Italia? Da indagini condotte al riguardo, risulta che gli aborti volontari sono in continua diminuzione, probabilmente perché è aumentato l’utilizzo di strumenti farmacologici per l’aborto oppure perché molte donne si recano presso strutture non controllate. Dalle indagini emerge inoltre che mentre cala il numero delle donne italiane che ricorrono all’aborto, è alto quello delle donne straniere. In questi anni è cambiata anche l’età media delle donne e risulta che la fascia con più interruzioni volontarie di gravidanza è quella di età compresa tra i 25 e i 34 anni. Risulta inoltre che in alcune regioni italiane aumentano sempre più gli obiettori di coscienza, ossia i ginecologi che si rifiutano di praticare interruzioni di gravidanza. Questo purtroppo ha come conseguenza la limitazione del diritto alle scelte riproduttive e alla salute di molte donne del nostro Paese.
La classe 5 A Odonto