facebookemail

Pages

martedì 26 febbraio 2019

Di mestiere fa il tatuatore, per me è semplicemente mio padre

Si chiama Simonluca, ha 45 anni, vive a Pachino e di professione fa il tatuatore. 
Io lo chiamo papà e il suo mestiere mi ha sempre affascinato e incuriosito. 
Alex:  Quando sei diventato un appassionato di  tatuaggi? 
Simonluca: Durante l’adolescenza osservavo i primi ragazzi “ribelli" che sfoggiavano i primi tatuaggi. 
Da quel momento nacque il mio interesse per quel mondo. Erano i primi anni ’90. 
Gli amici della mia comitiva, conoscendo le mie doti artistiche, mi dicevano di preparare qualche disegno e successivamente di tatuarglielo. Erano le mie prime cavie .
Alex: All’inizio della tua carriera di tatuatore, che materiali e attrezzature utilizzavi ? 
Simonluca: All’inizio compravo dei semplici aghi in merceria e usavo l’inchiostro delle penne Bic, ma la qualità era molto scadente, allora cominciai a smontare dei giocattoli con dei motorini rotanti e a fabbricare le prime rudimentali macchinette rotative. Poi decisi di ordinare il primo kit professionale con macchinette a bobine magnetiche . Ho seguito quindi un corso di specializzazione per tatuaggi e piercing, ottenendo un attestato che mi abilitava ad esercitare questa professione . 
Alex: Trovi differenze tra lo stile di allora e quello di oggi ? 
Simonluca: Nei primi anni ’90  si usava tatuarsi draghi, disegni tribali e cuori. Dal 2002 cominciarono ad abbinarsi ai tribali, stelle, fiori e maori. Oggi, ovvero dal 2012 in poi , si sono uniti tutti gli stili del passato creando generi che sono dei veri e propri capolavori, alcuni di questi sono: il lattering tattoo ovvero scritte tatuate, black tattoo ovvero tatuaggi in bianco e nero con linee sottili, minimal tattoo ovvero tatuaggi piccoli ed eleganti o il realistico che è  il famoso tatuaggio 3D .
Alex: Ci  sono zone che rifiuti di tatuare ?
Simonluca: Sì, non mi piace tatuare il viso e le mani di persone inconsapevoli. Tendo a frenare soprattutto i più giovani, perché il loro impeto li porta a fare delle scelte avventate. Un tatuatore serio deve saper dire di no a costo di rinunciare alla foto sui social.
Alex: Quando hai deciso di intraprendere questo mestiere, che reazione ha avuto la tua famiglia ? 
Simonluca: La reazione della famiglia? Un sacco di parole che finivano per “ente “ come demente, per intenderci mi consideravano un “idiota”. Ma questa era la rabbia del momento, infatti dopo anni anche mia madre ha voluto un tatuaggio da me . 
Alex: Quanti tatuaggi hai ? Hai intenzione di farne altri ? 
Simonluca:Ho 13 tatuaggi di dimensioni diverse e di stile diverso. Alla seconda domanda rispondo con un “no limits”. 
Alex Dipietro 4^A Odonto