facebookemail

Pages

lunedì 18 marzo 2019

Profumo di donna

Grande entusiasmo e partecipazione all’incontro “Profumo di donna”, avuto luogo presso l’Istituto “ G. Curcio” sezione alberghiera in occasione dell’otto marzo festa della donna. 
Sì, perché quest’anno non ci si è voluti fermare a festeggiare questa giornata solo come un momento di evasione, uno scambio di un rametto di mimosa, o a una serata in pizzeria o al cinema, senza neanche una riflessione sul significato originale di questa ricorrenza.
Tutti gli alunni si sono messi in gioco, chi cimentandosi a scrivere due righe in onore della donna, del suo ruolo di madre e amante, chi approfondendo tematiche inerenti la donna nella società.
È un dato di fatto che oggi la società prende sempre più consapevolezza dell’importanza della donna nell’evoluzione sociale e gliene sta rendendo atto. La Festa della Donna, che si celebra ogni 8 marzo, dovrebbe quindi portare con sé questo significato: la rivalsa, la rivendicazione, la lotta continua che donne di ogni età, nazione ed epoca, hanno portato avanti per affermare i propri diritti e migliorare la propria condizione nella società.  Questo grazie alle leggi che dal Novecento in poi hanno contribuito a migliorare la condizione sociale e politica della donna.
La donna, da sempre, lotta per ottenere una parità sociale che le è sempre stata negata a causa di una presunta supremazia dell’uomo e, allora, ecco i nostri alunni cimentarsi nella tesi di una tangibile parità intellettiva tra uomo e donna, traendo spunto dalla teoria delle nove intelligenze di Gardner.
Abbiamo visto donne “combattere” per la parità dei sessi, per ottenere il diritto di voto, per un equo salario, come è evidente nel movimento femminista in Italia e nel mondo; donne che si sono opposte alle ingiustizie, come Franca Viola diventata la prima donna ad opporsi ad un matrimonio riparatore. 
Ma la storia dà ragione delle battaglie, delle conquiste e poi nuovamente delle ingiustizie che le donne hanno vissuto e continuano a vivere. Sono state queste le riflessioni che hanno portato gli alunni delle classi seconde ad approfondire il tema del femminicidio: quante donne annualmente e giornalmente perdono la loro vita in nome di un “amore” che amore non è?
E non dimentichiamo le battaglie che le donne hanno affrontato per ottenere il diritto al voto, come hanno evidenziato gli alunni delle classi quarte.  Durante la Rivoluzione francese già le donne avevano avanzato la richiesta di avere gli stessi diritti degli uomini, sia quelli civili e sia quelli politici. Protagonista e leader di questa battaglia fu Olympe de Gouges, che scrisse la Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina. La sorte della de Gouges fu tragica: venne arrestata e condannata alla ghigliottina.
Infine, la donna, da sempre combattente, ma anche dotata di grande senso di umanità: le classi quinte hanno approfondito il tema dell’impegno umanitario delle donne, portato avanti dal Corpo infermiere volontarie delle Croce Rossa, comunemente dette Crocerossine, nato 1908, con il corso tenuto a Roma e inaugurato dalla regina Elena. La Crocerossina rappresenta uno dei numerosi ruoli mediante i quali migliaia di donne furono attivamente impegnate nei teatri di guerra: la Grande Guerra rappresenta il primo caso nel quale si verificò una mobilitazione su vasta scala di infermiere volontarie della Croce Rossa. Il coinvolgimento delle Crocerossine nell’ambito militare, facilitando stretti contatti fra uomini e donne e offrendo una notevole autonomia a ragazzi e giovani signore, suscitò critiche negative ma aprì la strada all’emancipazione femminile. 
Margherita Kaiser Parodi, nota anche come la Crocerossina di Redipuglia, è stata infermiera che prestò servizio, durante la prima guerra mondiale sul fronte friulano, nel corpo delle infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana. Fu decorata al valor militare con la medaglia di bronzo ed è l’unica donna sepolta nel sacrario militare di Redipuglia, eretto per commemorare i caduti italiani della Grande Guerra.
Nonostante il loro impegno, il cammino delle donne verso l’emancipazione ebbe una battuta d’arresto durante il periodo fascista, quando la donna venne ricondotta all’interno delle mura domestiche, nel suo tradizionale ruolo di moglie e di madre.
Tante immagini, riflessioni, sorrisi, insomma un incontro ricco di emozioni per tutti gli alunni e gli insegnanti dell’Istituto alberghiero. Ma non è finito lì: gli alunni sognano un futuro dove non ci siano più disuguaglianze tra uomo e donna perché, nonostante le forti azioni sostenute contro la discriminazione di genere, tanto ancora si deve fare…e allora rimbocchiamoci le maniche per un futuro migliore!!!
Si ringraziano per la collaborazione le prof.sse Adamo, Barone, Fratantonio, Morana, Spadaro e Spinello.
Prof.ssa Maria Lucia Zocco