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martedì 14 maggio 2019

La storia di Pietro, carabiniere per vocazione

Si chiama Pietro ha 54 anni ed è un carabiniere. Lo abbiamo invitato ed ascoltato. 

1-Un’esperienza bella e un’esperienza brutta della sua carriera.
1-Esperienza bella: all’inizio della carriera nel lontano 1991 quando c’erano gli sbarchi degli albanesi in Puglia, quando abbiamo liberato le scuole perché dovevamo trasferire le famiglie, nel controllare le aule adibite a camere da letto, sotto un letto ho trovato un bambino di pochi mesi abbandonato, per fortuna riuscimmo a trovare i genitori e restituirlo.
Esperienza brutta: quando non sono riuscito a salvare un ragazzo dall’annegamento

2-Soffre molto gli spostamenti dovuti al lavoro?
2-Si, perché capita spesso di dover lasciare la famiglia all’improvviso, senza avvisi

3- Perchè ha scelto di fare il carabiniere?
3- Perchè mio papà mi ha trasmesso interesse verso questo tipo di lavoro, e quindi ho voluto continuare la carriera di mio padre.

4-Ha mai avuto paura?
4- No, perchè ho sempre affrontato con coraggio le situazioni, anche le più difficili

5-Il lavoro di carabiniere è come lo immaginiamo nei film?
5- No, perché nei film fanno vedere le parti migliori, e non la verità.

6- Ha mai usato la pistola?
6-Si, in una delle tante operazioni di cui sono stato impegnato ho dovuto usare la pistola per difendermi.

7-Si sente responsabile nei confronti della sicurezza?
7-Certo, la sicurezza pubblica in Italia deve molto alle varie forze di polizia.

8-E’ vero che non può mai lasciare le armi incustodite?
8-Si è vero, perché l’arma fa parte della dotazione di sicurezza e non si può mai lasciare incustodita.

9-Ha assistito a degli sbarchi?
9- Si ho assistito a numerosi sbarchi, soprattutto quando lavoravo a Lampedusa. Non posso dimenticare quelle esperienze. Ti segnano per sempre.

11-Da quanto tempo lavora nell’arma?
11- Lavoro nei carabinieri dal 3 Novembre 1981, da ben 38 anni.
 Giulia Lombardo, Giorgia Lo bue e Martina Rendo 1^C Linguistico