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giovedì 9 maggio 2019

ORGOGLIO E PREGIUDIZIO: la forza dell’Amore come elisir di vita

Frequentemente mi viene chiesto il perché io ami così tanto leggere, perché non riesca a fare a meno di divorare un libro dopo l’altro. Beh, la risposta è semplice: leggere non è solo sfogliare delle pagine ingiallite di vecchi libri, per me è una medicina che cura tutti i mali del nostro mondo trasportando il lettore in un altro universo. Chi legge a differenza di chi non lo fa, anche come dicono persone molto più competenti di me, vive non solo la misera vita di un cittadino comune ma ne vive altre mille. Ogni scrittore, essendo tale, trova uno strumento formidabile per evadere e far evadere dai tristi confini del suo mondo. Jane Austen (1775-1817), scrittrice del romanzo del quale sto per parlare, iniziando a scrivere davvero giovane quando la stagione era troppo piovosa per darle altri svaghi, ha sicuramente trovato questa valvola di sfogo di cui parlo. “Orgoglio e Pregiudizio”, romanzo alquanto famoso, racconta le vicissitudini di cinque ragazze da marito: le sorelle Bennet. Jane, Elizabeth, Mary, Kitty e Lydia vivono nella quiete dell’Hertfordshire, provincia inglese, insieme alla madre, Mrs. Bennet una donna sciocca, meschina, provinciale e invadente che non pensa ad altro se non a far maritare le figlie; e il padre, Mr. Bennet un uomo, degno di essere chiamato tale, di una quasi irresistibile simpatia. Jane, la figlia più grande della famiglia, è bella e dolce, a seguire Elizabeth impertinente e ribelle, Mary studiosa e non rilevante, Kitty scialba e succube della sorella minore, Lydia una sconsiderata civetta. Il racconto si apre in autunno quando la monotonia della vita della famiglia Bennet viene destata dall’arrivo di un ricco gentiluomo e per di più scapolo che ha preso in affitto la tenuta di Netherfield, Mr. Bingley. Accompagnato dallo sprezzante amico Darcy, ricco anche più di lui che appare alla vista di molta gente un individuo detestabile e altezzoso; e le due sorelle Caroline e Louise, stimola la curiosità della famiglia Bennet, soprattutto da parte della madre delle fanciulle protagoniste di questo libro. Jane Austen afferma spesso che per quanto le riguarda i lettori possono detestare tutti i personaggi, ma devono immancabilmente innamorarsi di Darcy ed Elizabeth, protagonisti indiscussi di questa storia. Dopo il loro primo incontro ad un ballo chiassoso e pieno di gente, Elizabeth, sicura di odiare con tutte le sue forze Darcy che aveva rifiutato di ballare con lei e l’aveva definita appena passabile, lo disprezza e lo crede il peggiore tra gli uomini. La maggiore delle sorelle Bennet, Jane, fa invece colpo nel cuore del simpatico signor Bingley, che è convinto dopo aver ballato con Jane più di due volte di volerle chiedere la mano. Ma ritorniamo ai nostri belli e dannati protagonisti, che dopo una serie di partenze, pregiudizi, ripensamenti e dichiarazioni, riescono a vivere un amore felice: <>, così Fitzwilliam Darcy dichiara il suo amore alla tanto fortunata Elizabeth, esprimendo la passione con la quale la ama, ma sempre con l’eleganza che lo contraddistingue. Pregiudizi sociali e orgoglio individuale, si scontrano in modo cruento nel romanzo, da qui il titolo che fu cambiato da “Prime Impressioni” originale a quello che conosciamo adesso. Nell’epilogo del libro, la geniale autrice narra le sorti di tutti gli altri personaggi del libro: Jane seppur con qualche difficoltà riesce a prendere il signor Bingley come marito e si assicura così, proprio come Elizabeth, il miglior destino: l’amato uomo e la ricchezza; Lydia come già sappiamo leggendo i capitoli del romanzo diventa moglie del generale Wickham dopo esser scappata con quest’ultimo; Kitty e Mary si contentarono rispettivamente di un ecclesiastico e di un impiegato, risplendendo comunque nella società di Meryton. Jane Austen scrivendo e pubblicando il romanzo, riesce a portare un po’ di agio nella sua vita campagnola. Questo libro aiuta in parte anche la vita dei lettori rendendo più dolce l’esistenza mia e di tutti gli altri appassionati. Un romanzo caratterizzato da una sottile ironia, di un non stucchevole romanticismo e capace di far divertire con tante risate; una penna leggera facile da intendere anche ai giorni nostri. Divenuto ormai famoso e avendo scatenato così tante emozioni, questo incredibile romanzo, viene anche convertito in un film nel 2005. La trasposizione si è rivelata ottima, veloce e coinvolgente, con attori a mio avviso eccelsi come Keira Knightley e Matthew Macfadyen, che rappresentano rispettivamente Elizabeth e Darcy. Secondo il mio parere, però, neanche lontanamente vicino al romanzo. Questa storia mi ha lasciato una dolce scia d’amore dentro l’anima, come una carezza. Mi ha convinta di quello che già pensavo: l’amore distrugge tutti i pregiudizi che avvolgono la società al giorno d’oggi. Chi ama è salvo! 

 Cristina Puglisi 1^A Classico