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sabato 21 settembre 2019

Il quartiere più antico di Ispica: Sant'Antonio Abate

Il tempo si è fermato nel quartiere di Sant’Antonio Abate.
Questo quartiere è l'unico sopravvissuto al terremoto del 1693. Infatti la disposizione delle case in questo quartiere è ancora quella di una volta: possiamo notare, tra loro, una notevole vicinanza e questo comporta una vicendevole amicizia tra vicini di casa. Infatti, come spesso accade nei periodi estivi, tra loro, si ci riunisce fino a tarda ora a “curtigghiare”,nel dialetto locale a spettegolare.
Il quartiere è ancora abitato da persone, che come il quartiere, hanno fatto la storia ispicese; esso è ancora conosciuto come centro storico, un quartiere vecchio, ma grazie al “rimboccarsi delle maniche” dei giovani dell’omonima parrocchia, il quartiere è tornato a rivivere…Con il veloce via vai che si crea per l’ Insabbiata, opera di sabbia colorata, realizzata ogni anno a fine Maggio in occasione dei Festeggiamenti della Madonna della Catena.
Quest’ultima festa che culmina con la processione, abbraccia tutto il quartiere parrocchiale, coincidendo anche con l’ultimo giorno dell’esposizione, in Piazza Sant’Antonio, della colorata Insabbiata.
Ma a parte questa ci sono la festa di Santa Lucia con i tradizionali “cascaruni” ovvero falò agli angoli della strada e la festa di  Sant’Antonio Abate, Patrono 
della Chiesa e della Parrocchia, durante la quale è suggestiva la benedizione di tutti gli animali che accompagnano la vita degli uomini nel lavoro e nell’intimità domestica.   Il quartiere poi rivive e si arricchisce di voci di bambini gioiosi con l’iniziativa “Tradizionando”: un percorso di più giorni di attività estive ancorate al sacro mondo delle tradizioni simile al  “Grest”, che continuano a rianimare questo antico e valente angolo della città.
                                                                Francesco Floriddia e Rosario Armenia 1C Linguistico